Etonogestrel 0,120 mg / Etinilestradiolo 0,015 mg
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Materiale informativo destinato ai sigg medici, distribuito unitamente a RCP
Cod MP060.2019-MOD
* Apposita sezione della classe di cui all’art. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni, dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità, denominata Classe C(nn)
** Nuovi prezzi a partire dal 3 giugno 2020
*** Nuovi prezzi a partire dal 1 gennaio 2021
**** Nuovi prezzi a partire dal 2 gennaio 2021
MEDICINALI
INTEGRATORI
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Exeltis Italia ha deciso di investire le proprie energie nella salute della donna,
con prodotti che la possono accompagnare dalla pubertà, attraverso l’adolescenza,
in età fertile, durante la gravidanza e accompagnarla anche nella fase più matura.
Per evitare gravidanze indesiderate, è bene scegliere il contraccettivo adatto. La scelta di un contraccettivo dipende da molti fattori diversi, varia a seconda delle fasi della vita o e delle attuali esigenze della donna, ed è bene farsi aiutare nella scelta dal ginecologo. Il consiglio del ginecologo è fondamentale per una scelta efficace e serena, che può accompagnare la donna per anni.
I metodi contraccettivi si dividono tra SARC (Short-acting reversible contraception, contraccettivi reversibili a breve termine come la pillola) e LARC (Long-acting reversible contraception, contraccettivi reversibili a lungo termine come le spirali al rame).
In entrambi i casi il ritorno alla fertilità avviene nel momento in cui si termina di utilizzarli.
Il ginecologo verificherà qual è il contraccettivo adatto attraverso la raccolta dell’anamnesi familiare e personale, accompagnato da un esame medico. Non bisogna essere timide o nascondere informazioni al proprio ginecologo, solo con la totale sincerità si trova la soluzione migliore.
Durante la raccolta dei dati, il medico valuterà l’età, la storia attuale o pregressa di malattie cardiovascolari, trombosi, embolie, ipertensione arteriosa, iperlipidemie, disturbi della coagulazione in uno o più membri della famiglia. Ma non solo: chiederà le caratteristiche del flusso mestruale, qual è lo stile di vita e cosa ci si aspetta dalla contraccezione.
I metodi di barriera vanno utilizzati al momento del rapporto, i metodi di disturbo sono metodi reversibili a lungo termine in cui il ritorno alla fertilità è pressoché immediato, i metodi ormonali possono essere a lungo termine o somministrati secondo diversi regimi, e il ritorno alla fertilità avviene nel momento in cui si termina di assumere la pillola.
21 + pausa: vengono assunte 21 compresse attive, a cui segue una settimana di pausa. Durante la sospensione avviene il cosiddetto “sanguinamento da sospensione”. Al termine della settimana di pausa riprende il ciclo da 21 compresse attive.
21 + 7: vengono assunte 21 compresse attive e 7 pillole placebo (di solito di colore diverso). Il meccanismo è come 21 + pausa, ma le compresse placebo aiutano a mantenere meglio il conto dei giorni e non dimenticare quando ricominciare il ciclo.
24 + 4: vengono assunte 24 compresse attive alle quali seguono 4 giorni di pausa o di compresse placebo. Al termine dei 28 giorni ricomincia il ciclo di terapia.
Regime esteso flessibile: è un regime flessibile, in cui la donna, dopo l’assunzione delle prime 24 compresse attive, può scegliere di prendere la pillola in maniera consecutiva (fino a 120 giorni), oppure decidere se fare una pausa da sospensione. Parlane con il tuo medico se soffri di dismenorrea o di sindrome premestruale, poiché può limitare i cicli fino a 3 l’anno.
Chiedi maggiori informazioni al tuo ginecologo di fiducia.
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Il passaggio da età fertile a menopausa è accompagnato da numerosi cambiamenti fisici, oltre a essere un grosso cambiamento psicologico da affrontare, e può peggiorare la qualità della vita.
A causa della ridotta produzione di estrogeno, la vagina presenta una ridotta lubrificazione e un ridotto trofismo. Questa condizione è chiamata atrofia vulvovaginale o atrofia vaginale, ed è un segno molto comune in menopausa e in perimenopausa. È uno dei primi segni, che può avere come conseguenza dolori durante i rapporti, con consequente peggioramento della qualità della vita.
Esistono diversi metodi per alleviare i dolori, chiedi al tuo ginecologo di fiducia qual è il metodo più adatto a te.
Le infezioni vaginali sono un disturbo molto frequente nelle donne, possono essere di natura batterica, virale o fungina. Le più comuni sono le vaginosi batteriche, le vaginiti anaerobie, la candidiasi e la tricomoniasi. I principali sintomi sono dolore durante i rapporti sessuali e/o la minzione, prurito e/o infiammazione nella zona genitale; perdite anomale e spesso maleodoranti.
L’apparato genito-urinario femminile, così come quello maschile, è soggetto a disturbi che possono anche arrivare a compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane. Questi problemi non vanno mai sottovalutati. È importante imparare a riconoscerne i sintomi e parlarne il prima possibile con il proprio ginecologo per non peggiorare la propria qualità di vita.
L’ambiente vaginale è popolato da una serie di microrganismi (principalmente lattobacilli) che in condizioni di normalità difendono l’ambiente vaginale. I lattobacilli producono batteriocine, “antibiotici” naturali che ci difendono dai patogeni. Tuttavia in alcune condizioni batteri opportunisti prendono il sopravvento e sostituiscono la normale flora lattobacillare. Il termine “vaginosi” infatti indica una modificazione dell’ecosistema vaginale.
La vaginosi batterica si manifesta spesso con la presenza di perdite vaginale omogenee, grigio-verdastre, abbastanza fluide, accompagnate da un cattivo odore. Le perdite possono associarsi a prurito, bruciore, dolore. Se si notano questi segni e sintomi, bisogna immediatamente rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia.
Le vaginosi batteriche si possono trattare con terapia antibiotica oppure con composti antisettici e antimicrobici con l’indicazione per le vaginosi batteriche.
Dopo un trattamento antibiotico, la normale flora batterica può risultare modificata e quindi le difese naturali (le batteriocine prodotte dai lattobacilli) essere presenti in misura ridotta.
I lattobacilli hanno una funzione cruciale nel normale equilibrio della flora batterica vaginale.
I lattobacilli producono batteriocine, un battericida naturale, e mantengono basso il pH vaginale. Queste due azioni insieme proteggono dai patogeni che possono venire in contatto con l’epitelio vaginale e provocare un’infezione. La loro azione può essere aiutata da basse dosi di estrogeni applicati localmente.
Un ecosistema vaginale sano è il miglior modo per difenderci dai batteri patogeni.